via Trento e Trieste, 1 - 66017 Palena (CH)
Medici, Filosofi, uomini illustri, ...

 

San Falco

San Falco

Biografia
San Falco - Padre e protettore di Palena

Nel 2 luglio 1893 la Sacra Congregazione dei Riti confermava il culto anteriore ad Urbano VIII dato a San Falco, avendo già dispensato "dalla ordinaria e giuridica disquisizione, facendone le veci la serie dei documenti raccolti e mandati in Roma, per cura e industrie del Rev. D. Nicola Araneo Provicario Gen.le della Diocesi di Valva e Sulmona".
Di San Falco si hanno queste notizie:
"Alla fine del sec. X od XI, come si ha per antichissima tradizione, dagli estremi confini della Calabria, cacciatovi dalle incursioni dei Saraceni, l'Abate Ilarione, abbandonando la Badia di Pesica, non lungi da Cosenza, si trasportò negli Abruzzi, e proprio nella valle del fiume Aventino, in luogo detto Prata, tra Casoli e Civitella.
Vennero con lui sette discepoli o compagni, tra cui Falco. Gli altri furono S. Nicolò Greco che morì a Prata ove fu sepolto, e poi trasferito in Guardiagrele; S. Rinaldo, che si fissò in una grotta di Fallascoso, ove morì, ed è venerato protettore; S. Franco morì in Francavilla. Stefano detto il Lupo è sepolto in S. Spirito di Maiella; Sant'Orante morto in Ortucchio della Marsica in atto di pregare (Cesare Falcocchio: "Vita di San Falco"; Vincenzo Ciarlante: "Memorie Ist. del Sannio", Libr. V, pag. 416, cap. III).
San Falco era anto da gente Poeria, in Taberna (oggi Taverna), antico e nobile castello. Morto Ilarione, e succedutogli nel comando Nicola di nazione Greco, recaronsi tutti a Roma al Sepolcro degli Apostoli. Di ritorno, morto Nicola, e schivando tutti umilmente di succedergli al comando, si separarono, condottivi pure dall'amore di solitudine. Falco si ritirò presso la villetta di Sant'Egidio, in quel di Palena, ora distrutta. Quivi visse da eremita santo, tra fiori d'ogni virtù e le spine d'ogni penitenza.
Vi morì il 13 gennaio, perchè da secoli sempre in tale giorno se ne commemora la festa, non si sa però in qual anno. La campanella di S. Egidio, non tocca da alcuno, ne annnunziò col suono il beato transito agli abitanti della Terra, che fin da allora lo ebbero quel santo. Il suo corpo, benedetto fin d'allora, fu meta di pellegrinaggi e fonte di prodigi, specialmente contro gli ossessi. Esala anch'oggi un odore soave "reliquias suaviter hactenus redolentes" come si afferma nel suo breviario.
Rimasto in S. Egidio in venerazione dei popoli, tramutò anche nel suo il titolo della chiesa che si chiamò di Sant'Egidio e di San Falco, come dai documenti che cominciano ad apparire nel 1358.

 

Cataloghi

Compendio della vita e miracoli del glorioso S.Falco eremita

San Falco - Compendio della vita e miracoli del glorioso S.Falco eremita protettore della città di Palena

 

Fonti
"Palena nel corso dei secoli" - Mario Como**

“Compendio della vita e miracoli del glorioso S. Falco eremita” – Cesare Falcocchio
**

**Volume consultabile nella biblioteca del Museo, opportunamente allestita.

 

Valid XHTML 1.0 Transitional