Arduino Napoleone
[Palena (CH) 1913 - Chieti 1985]
Biografia
Arduino Napoleone nacque a Palena il primo ottobre 1913; il padre Riccardo, uomo di cultura, maestro e direttore didattico; la madre si chiamava Giuseppa Paterra.
Visse con i genitori, i sei fratelli e altri parenti, tra cui un illustre arciprete, nella settecentesca dimora familiare. Fu avviato a un apprendimento umanistico, agevolato dalla presenza in casa di libri impegnativi: egli stesso scrisse che da giovanetto traduceva il De bello gallico leggendo su un testo "da quei caratteri antichissimi".
Manifestò presto una grande disposizione per l’espressione pittorica. All’età di quindici anni fu mandato a Napoli, la città che fino al termine del secondo conflitto mondiale accentrò la formazione culturale delle più luminose intelligenze d’Abruzzo.
Frequentò il Liceo Artistico, nel 1932 si diplomò, mentre nel 1937 conseguì l’abilitazione all’insegnamento di disegno in ogni tipo di scuola. Iniziò a lavorare presso l’Istituto Magistrale "Pasquale Villari" di Napoli. Contemporaneamente frequentò l’Accademia di Belle Arti e si diplomò maturando e completando la sua preparazione. Tornò in Abruzzo e nel 1941 fu richiamato alle armi. Quando, concluso l’evento bellico, la vita riprese una certa regolarità, Napoleone si trasferì a Pescara dove, prima di vincere il concorso a cattedra nella Scuola Media "G. Mazzini", insegnò in diversi Istituti, tra cui il Liceo Artistico, di nuova istituzione. Fu professore di grande bravura: impartì le lezioni con severità, rispetto per il discente, possesso di autorevolezza. Docente di rare e sapienti parole, di saldo impegno, appariva poco incline al dialogo, mentre era un profondo osservatore non solo della realtà (spesso riprendeva dal vero gli alunni mentre disegnavano), ma anche e soprattutto della psiche, tanto che profetiche restarono per molti giovani alcune sue frasi.
All’incarico scolastico affiancò quello della pittura prendendo parte a importanti mostre nazionali e internazionali, riscuotendo ovunque consensi di critica e di pubblico. Negli anni settanta, quando raggiunse il tempo della pensione, lasciò Pescara e si trasferì a Chieti. Frequentemente si recava a Palena, dove si spense il 9 dicembre 1985.
Tra le monografie dedicate al pittore, ricordiamo: "Arduino Napoleone da Palena: mostra retrospettiva itinerante - Chieti, Palena, Castel di Sangro, maggio agosto 1993" a cura di Cosimo Savastano, "Arduino Napoleone da Palena: inediti, catalogo" a cura di Maria Agnifili, testi di Gabriella Albertini, Claudio D'Antonio, Ezio Sciarra.
L'opera "Lu tesore perdute: poesie dialettali" di Florindo Vitullo contiene disegni originali del pittore prof. Arduino Napoleone da Palena.
Opere
Cataloghi
Arduino Napoleone da Palena
Arduino Napoleone da Palena - Inediti
Fonti
“Palena nel corso dei secoli” - Mario Como**
Catalogo “Arduino Napoleone da Palena” - Cosimo Savastano**
Catalogo “Arduino Napoleone da Palena - Inediti” - Maria Agnifili**
Palena - Viaggio nella memoria - Nando Napoleone
Sito web - OPAC SBN - Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche
**Volume consultabile nella biblioteca del Museo, opportunamente allestita.