via Trento e Trieste, 1 - 66017 Palena (CH)
Musicisti, Cantanti, Compositori

 

Antonio Como
[Palena (CH) 1936 - Pescara 2014]

Antonio Como

Biografia
Antonio Como, è nato a Palena il 31 Dicembre 1936, in provincia di Chieti.
Fin dall’età adolescenziale ha ostentato sempre l’interesse per la musica. Viene da una famiglia di cultori della musica; suo papà suonava la chitarra, mentre suo zio Domenico, suggestivo personaggio, suonava il mandolino.
Il primo strumento che il papà regalò ad Antonio appena undicenne, fu uno zufolo di metallo comprato in occasione della Befana del 1947. Si appassionò molto a questo strumento e lo suonava continuamente, cercando di imparare qualche motivetto allora in voga.
Il papà, allora insegnante alle Scuole Nolli di Chieti, vista questa passione verso la musica, nell’anno successivo, non appena riscosse la tredicesima, si recò nel negozio di strumenti musicali di Don Raffaele Di Leonardo, in Via Pollione e volle fare una sorpresa al figliolo, comprandogli (naturalmente a rate, dati i tempi) una fisarmonica a 24 bassi, di colore nero.
Quando Antonio vide il papà che tornava da scuola con un pacchetto sotto braccio, pensò che si fosse comprato una macchina da scrivere portatile, perché quella era la forma dell’involucro (Il papà di Antonio era uno storico e per le sue accuratissime ricerche, avrebbe avuto senz’altro bisogno di una macchina da scrivere), invece quando aprì il pacco, con grandissima sorpresa Antonio ebbe in regalo una magnifica fisarmonica.
Immediatamente incominciò a prendere conoscenza dello strumento ed in compagnia di sua zia Vinicia che in quei giorni viveva con i suoi genitori cominciò lo strimpellamento, forse anche lagnoso, ma in breve tempo riuscì a suonare una canzone le cui parole facevano più o meno così: te me vol be, te vojo tanto ben…cantata da Achille Togliani.
Il ragazzo faceva passi da gigante e fu così che il papà lo iscrisse alla scuola di solfeggio sotto la direzione di Gigino Di Leonardo, figlio di Don Raffaele. Ma invece di prepararsi le lezioni di solfeggio, Antonio aveva bisogno di suonare brani completi. Gigino chiamò il papà e gli disse: Professò il ragazzo ha un orecchio formidabile, anzi sono convinto che possiede l’orecchio assoluto, ma non credo che ha la pazienza di studiare la musica, è un peccato, se oltre all’orecchio potesse abbinare la musica, il ragazzo sarebbe un fenomeno. Invece così non è stato, perché non ha avuto la pazienza di studiare a fondo la musica.
Precisiamo, non è che non conosca la musica, la conosce, ma non riuscirebbe mai a leggere contemporaneamente tutte le note che suona. Infatti suona avendo sempre in mente l’orchestra e quindi prende contemporaneamente 7 o anche 8 tasti corrispondenti a 7 o 8 note che lui non riuscirebbe a leggere tutte insieme e quindi si affida alla formidabile memoria musicale che gli permette di suonare qualsiasi brano all’istante.
L’estate del ‘48 tornò, come ogni anno a Palena per trascorrere le vacanze e per i suoi amici fu una cosa stupenda quando videro la fisarmonica.
Si pensò subito di fare una rappresentazione teatrale e lui avrebbe fornito la parte musicale. In poco tempo allestirono una sorta di palco dentro un locale di "Pietro l’Abbano" usando come sipario alcuni sacchi che in precedenza avevano contenuto del baccalà. Per le luci di palcoscenico furono usati dei ceri. Il titolo della commedia era "Antonio il vendicatore".
Siamo nel 1948 e a Palena c’era solo qualche radio, quindi tutti in paese si interessarono alla rappresentazione, ma il locale conteneva non più di quaranta persone.
Si alza il sipario e subito inizia la parte musicale. Antonio in calzoncini corti suona con la sua 24 bassi la "Serenata di Schubert". Inizia la rappresentazione e alla fine c’è la parata finale con una delle ragazze che si presentò sul palcoscenico con i pantaloncini corti del fratello. Fu un trionfo. Ma come si richiuse il sipario i lembi toccarono i ceri e il sipario prese fuoco. Ci fu un fuggi fuggi, ma la rappresentazione alla fine fu molto apprezzata dai palenesi.
L’anno successivo il ”maestro Mario” (così era conosciuto a Palena), papà di Antonio permutò la 24 bassi con una 80 bassi. E così di seguito fino ad aver cambiato due strumenti a 120 bassi. Allora Antonio per accontentare il papà che aveva fatto tanti sacrifici per lui (Antonio è il primo di 4 fratelli: Romeo, Riccardo, Ottorino), tornò a studiare musica e negli anni successivi quando tornava per le vacanze a Palena, faceva concerti al Circolo, presentando pezzi di un certo spessore (La Danza delle Ore, Poeta e Contadino, L’Amico Fritz e tanti altri), regalando momenti di grande gioia al proprio genitore e ai suoi amici.
Passano gli anni Antonio si sposa, diventa papà e si innamora anche del pianoforte, poi del violino, poi del sassofono, del clarino ed infine inizia con le tastiere elettroniche.
Le tastiere lo appassionano molto perché è li che riesce a combinare tutta un’orchestra che è stata sempre la sua passione.
Qualche anno fa ha acquistato una stupenda tastiera, dopo averne già avute altre otto (sempre permutate), si tratta di uno strumento professionale Techics Kn 7000 della Panasonic. Con questo mirabile strumento ha fatto alcuni concerti, l’ultimo nell’anno 2005 a Chieti per conto del Teatro Marrucino, all’Auditorium "Le Crocelle", in occasione del Maggio Teatino dal titolo "Antonio Como in Concerto Incantesimi d’amore" riscuotendo grande successo.
Il prossimo agosto 2006 regalerà agli amici di Palena un concerto dal titolo "Le più belle canzoni della memoria".
La particolarità di questo artista sta nel fatto che riesce, all’istante, a suonare qualsiasi brano, sia esso operetta, musica tradizionale, musica sudamericana, jazz, etc..
Nella sua memoria sono immagazzinati oltre 500 brani di musica, la bella musica da tutto il mondo, in attesa di essere portati sulla tastiera.
Nel 2003, in occasione della ricorrenza della festa di S. Falco, patrono di Palena, ad Antonio gli ritornò in mente, mentre stava in chiesa, l’anno in cui suo padre, i suoi amici Ulisse Torelli, Antonio Passalacqua e il Prof. Arduino Napoleone all’organo, eseguirono l’ ”Inno a San Falco” del Maestro di Cappella Camillo Montuori che lo compose all’incirca nel 1800 (cfr. Palena nel corso dei secoli del Prof. Mario Como).
Siamo nell’anno 1949, l’inno fu eseguito mirabilmente con le potenti e melodiose voci dei personaggi citati. L’Inno, in seguito non fu più eseguito perché si divisero le strade dei vari "cantanti" e quindi completamente dimenticato. Antonio Como, (l’Inno lo aveva ascoltato una sola volta), lo ha ricostruito sul filo della memoria, con il valido aiuto del Prof. Nicola Bizzarri di Pescara , al quale va un sentito ringraziamento, e lo ha regalato alla Chiesa di Palena nel 2005.
Oltre ad essere un apprezzato musicista è anche un valido compositore. Sono registrati alla SIAE n. 22 brani da lui scritti, di vario genere che spaziano dal folk, al valzer Viennese al tango argentino, alla musica House, etc. Fra questi figura una bellissima AVE MARIA, dice lui ispiratagli da "S. Pio da Pietrelcina", di cui è molto devoto.
Si elencano di seguito i brani composti dal maestro, registrati alla SIAE Italia e contenuti in un CD prodotto dal medesimo in forma di disco-prova**.

  1. MY CARIBBEAN - A. Como - Modern reggae - 2,46
  2. PENSANDO A TE - A. Como - Pop 16 beat (con testo) - 4,25
  3. SOGNO MESSICANO - A. Como - Rhumba (con testo) - 3,47
  4. ESOTIC DISCO - A. Como - 70s Disco - 3,47
  5. DEDICATA A TE - A. Como - Slow ballad - A. Como - 4,36
  6. DOUCE MUSETTE - A. Como - Musette Waltz - 2,23
  7. SWEET SLOW - A. Como - Cool band - 2,51
  8. DOLCE VIENNA - A. Como - Valzer viennese - 3,15
  9. LOS GHITANOS - A. Como - Gipsy dance - 3,26
  10. PARATA - A. Como - Brodway Show - 2,26
  11. VAMOS A LA CORRIDA - A. Como - Paso doble - 2,19
  12. FIESTA LAMBADA - A. Como - Merengue - 2,54
  13. ADIOS RIO - A. Como - Bossa Nova - 4,16
  14. AVE MARIA - Antonio Como - Andante (con testo) - 3,06
  15. NOTTI D’ORIENTE - A. Como - Movie - 3,47
  16. MAESTOSO VALZER - A. Como - Waltz - 2,22
  17. SENTIMENTALMENTE - A. Como - Soft 8bt pop - 3,06
  18. TONIÑO - A. Como - Tango argentino - 2,35
  19. BALLATA DI ANNA - A. Como - Slow waltz - 4,29
  20. ORIETTA - A. Como - Waltz Italy - 2,11
  21. EL CUMBIA - A. Como - Cumbia - 2,38
  22. CANTALUPE - A. Como - House - 3,35

L’attuale tastiera musicale gli ha dato l’idea di realizzare un progetto di revivals di alcune fra le più belle musiche, ormai di altra epoca, con l’aiuto della sola memoria e delle particolari armonizzazioni create con la tastiera Techics 7000 Kn.
Nella esecuzione dei brani il maestro ha cercato di riportare i brani, per quanto possibile, alla bellezza dei suoni originari. Come si potrà riscontrare dalla lettura dei titoli sotto elencati, il musicista ha toccato vari momenti della bella musica nel mondo, spaziando dall’operetta alla romanza, dalla musica viennese a quella italiana degli anni 40-50, dalla musica sudamericana a quella jazz e così via.
Naturalmente proprio perché i brani sono stati eseguiti sul filo della memoria, sono stati riproposti secondo una sua personalissima tecnica di esecuzione, senza peraltro scostarsi mai dall’originale.
La bellezza e l’originalità delle esecuzioni di alcuni brani, si è potuta gustare nei concerti che il maestro ha tenuto, (sempre a titolo gratuito), a Chieti, e a Palena (CH).


**Il CD dell’artista potrà essere ascoltato nell’apposita saletta di ascolto del Museo, opportunamente allestita.

 

Fonti
Sito web - Antonio Como

Sito web – Antonio Como – MySpace

"Palena nel corso dei secoli" - Mario Como
**

**Volume consultabile nella biblioteca del Museo, opportunamente allestita.

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